Libri e viaggi: connubio perfetto
La lettura è stata una mia passione da sempre. La passione per i viaggi è cresciuta con gli anni ed è diventata via via la mia vera dimensione.
Nel viaggio mi realizzo, supero le piccole problematiche della quotidianità, divento migliore. Il viaggiare ci porta fuori dalle piccole realtà e ci fa confrontare con la realtà del mondo. In questo periodo di stop forzato, in questo tempo sospeso dal Covid-19, ripensare ai viaggi fa bene e fa male allo stesso tempo.
Fa male pensare a tutte le occasioni che stiamo perdendo, agli incontri rimandati, ai contatti rifiutati, all’immobilità a cui siamo costretti. A quest’epoca in cui aerei, treni, navi sono fermi e i passaporti riposti nei cassetti.
Fa bene ripensare ai viaggi fatti. Sfogliare riviste, leggere guide di viaggio, pianificare viaggi futuri, segnare mappe, stilare percorsi. E’ una medicina per l’anima di un viaggiatore. Mentre sogniamo nuove mete e nuove esperienze ripensiamo ai viaggi fatti, li ripercorriamo nella nostra mente. E per ripensare ai viaggi possiamo cercare nella nostra libreria dei libri che ci riportano a luoghi, emozioni, paesaggi e incontri. Libri che vanno a formare la “letteratura di viaggio”. Sono stata sempre un’amante di questa tipologia di letteratura. Libri che non sono guide, che non trattano delle regioni del mondo in modo oggettivo, ma che presentano ai nostri occhi e alle nostre menti le mappe di viaggi che sono stati bagaglio di altri. Altri che si sono messi in cammino prima di noi. E così… mi sono ritrovata nei tesori nascosti di città d’arte come Roma, Venezia e Napoli e nei segreti delle migliori città del mondo tramite le pagine dei libri di Augias. Ho viaggiato per gli Stati Uniti, sulle montagne degli Appalachi insieme a Bill Bryson e con lui ho scoperto di più la Gran Bretagna. Mi sono divertita con i vari libri di approfondimento del mondo anglosassone scritti da Beppe Severgnini, che, tra l’altro, ha visitato e vissuto luoghi che sono luoghi del mio cuore (tra tutti, Eastbourne… nel Sussex). Ho sognato di andare per “Le strade blu” e arrivare un giorno al Nord, tra i ghiacci e gli orsi… Ma soprattutto sono stata “Down Under”, a “testa in giù”, già prima di partire veramente. Infatti, prima di partire per mete lontane o sconosciute, mi documento, leggo, prendo appunti. In particolare per il “viaggio della vita”… l’Australia. Quando sogni una meta lontana la avvicini pian piano, con foto, immagini, diari di viaggio… Se penso all’Australia penso a Uluru, il monolite che si staglia sulla copertina della mia guida Mondadori acquistata molti anni fa. Per quella meta sono partita già molto prima di imbarcarmi. Ho trovato tanti piccoli indizi di viaggio in uno scaffale che si nasconde nella mia Feltrinelli di Roma preferita. A Largo Argentina, tra guide di tutto il mondo, mappe e libri in lingua inglese… in un piccolo scaffale di legno pieno zeppo di libri di viaggi ho scovato “Un paese bruciato dal sole”, “Barriera per conigli”, “Le vie dei canti” e sono arrivata a “E venne chiamata due cuori”. Leggendo leggendo, l’amore per quella terra lontana è aumentato. E quando dall’alto ho visto certi paesaggi visti già con gli occhi della mente sui libri, la mia gioia è stata incontenibile.
La letteratura di viaggio è un viatico per le menti viaggiatrici.
Nel 2018, da semplice fruitrice sono passata dall’altra parte della barricata. Con la Mulph Edizioni ho pubblicato “Luoghi del cuore tra diario e racconti di viaggio”, il mio primo libro, un po’ come un figlio primogenito. Alla gioia di vedere realizzato il sogno di pubblicare i miei scritti, si è unita la felicità per l’argomento: tutto ruota intorno al concetto di viaggio. La prima parte è un viaggio nei ricordi e nei luoghi per me più importanti, dall’infanzia alla maturità. La seconda parte, più corposa, riporta i miei viaggi, da Londra, mia città d’elezione, ai viaggi più lontani fisicamente, come l’Australia, o culturalmente, come la Russia. Un libro che non narra solo di luoghi visitati, ma amati e vissuti: per questo condito di aneddoti e riferimenti, anche culinari. Un libro nato in anni di annotazioni e appunti di viaggio, che ha preso forma nella mia mente mentre ero su un bus per le strade dell’Arizona o a faccia in su ad ammirare i grattacieli di NYC o sull’elicottero sopra la Grande Barriera Corallina. Libro scritto e vissuto in prima persona… perché entri nella letteratura di viaggio e sia spunto per altri viaggi e altri viaggiatori.