CONNESSIONI (verso l’Alto)

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di Carlo Pirola

dedicato a CARLO ACUTIS (1991/2006)

“Il segreto della felicità è amare Dio”

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Descrizione

di Carlo Pirola

dedicato a CARLO ACUTIS (1991/2006)

“Il segreto della felicità è amare Dio”

 

Il beato Carlo Acutis sarà certamente canonizzato da Papa Francesco, come esempio di riferimento per i giovani di tutto il mondo che arriveranno a Roma per il prossimo Giubileo 2025.

 

Carlo nacque a Londra, il 3 maggio 1991. Visse a Milano, ma trascorse lunghi periodi ad Assisi, dove respirò la spiritualità di San Francesco. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006. I resti mortali riposano dal 6 aprile 2019 ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione.  Il 10 ottobre 2020 è stato beatificato in questa basilica papale di San Francesco, dove appunto riposa il corpo di Carlo, visibile in una urna sepolcrale.

Anche in questo Santuario, come in altre chiese di Assisi, egli partecipò alla celebrazione eucaristica, che era per lui un appuntamento quotidiano. Il Santuario è meta di molti pellegrini, ma soprattutto di tanti giovani che vengono a meditare sul gesto della spogliazione di Francesco e a pregare sulla tomba di Carlo.

Tra le grandi passioni di Carlo c’era l’informatica, della quale si serviva per divulgare e testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web; per questo motivo, da quando è stato beatificato, viene ipotizzato dai media come possibile futuro patrono di Internet. 

Papa Francesco è rimasto incantato da questo giovane che ha “saputo utilizzare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, valori e bellezza”. 

Carlo Acutis è il primo ‘santo’ dei millennials, quelli che sono cresciuti a pane e internet. Inoltre Carlo suonava il sassofono, da autodidatta, dimostrando passione e interesse per la musica e ancora giovanissimo insegnava catechismo ai bambini.

Il 12 ottobre ricorre l’anniversario della morte di Carlo, a soli 15 anni, presso l’Ospedale di Monza, ed è riconosciuto dalla Chiesa, nonostante la sua breve esistenza, come modello di vita e di fede cristiana.

«Tutti nasciamo come degli originali, ma molti di noi muoiono come fotocopie». Questa è una delle celebri frasi coniate dal beato, che ci insegna e sprona a vivere da originali, ciascuno amato da Dio nella propria unicità. 

 

Le musiche originali di queste “CONNESSIONI verso l’Alto” sono state pensate per un organico di Banda Giovanile, non presentano difficoltà esecutive e mettono in rilievo le abilità dei due solisti: il Sax contralto (strumento suonato da autodidatta da Carlo) che si mette in dialogo con il Glockenspiel (o Vibrafono) che rappresenta l’immensità divina. 

Sono appunto CONNESSIONI tra Terra e Cielo, dove brevi frasi alternate coinvolgono l’entrata di tutte le sezioni strumentali, in una coralità emotiva e partecipata. Questo coinvolgimento d’insieme è ispirato da queste due frasi significative di Carlo: “Meno io e più DIO” e “Il segreto della felicità è amare Dio”. Il brano ha uno svolgimento tranquillo e suggestivo, ma nei dialoghi musicali si sente l’invito alla condivisione e all’impegno; prendo a prestito alcune parole del mio Editore che ha ascoltato per la prima volta il brano al PC: “…la musica dona un senso di pace, di serenità e di grandezza, oserei dire di santità”.

Ringrazio l’Editore per questa pubblicazione straordinaria, dedicata al beato Carlo Acutis, il cui affidamento è raccolto in quest’altra bella frase: “Dio pensa a tutti noi”…certamente anche la Musica penserà a motivare le Bande Giovanili attraverso esecuzioni da concerto, belle e propositive. 

Queste CONNESSIONI vogliono essere uno slancio musicale alla ricerca di un Aiuto verso l’Alto: Carlo Acutis con il suo esempio ha fatto della sua vita certamente un inno di lode al Signore. Il mondo ha bisogno di Santi.

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