Descrizione
Imparare a guardare la vita con i propri occhi può sembrare la cosa più scontata di questo mondo. Ma la visone del mondo per un adolescente è spesso filtrata da ciò che vede la famiglia, e la realtà che lo circonda: scuola, amici, idee, progetti e aspettative, può esserne fortemente condizionata.
Gli occhi di Sara, nata in Italia da famiglia marocchina, mostrano al lettore il continuo tira e molla tra le ambizioni dettate da un occidente dove si arriva persino ad abusare della propria libertà con l’unico obiettivo di raggiungere qualcosa, e il rispetto verso la propria famiglia di origine, vissuto a volte come un’imposizione. La figura paterna, amatissima e sempre presente nei ricordi, rappresenta il rifugio dove trovare la soluzione ai dubbi che nascono dallo scontro tra passione e religione. Nello sguardo di Sara si riflettono numerose tematiche: si parla della persona, evidenziando aspetti psicologici, etici, linguistici, elementi del suo vivere e del suo rapportarsi con il mondo che la circonda. Si parla di società, di menefreghismo, di discriminazioni, delle segregazioni che rischiano di dividere ed opporre l’uomo solo perché diverso. Si parla di violenza, fisica e psicologica, che si manifesta attraverso la persuasione e la manipolazione. Si parla di filosofia, del binomio vita-morte, di fede e religione. Si parla di globalizzazione, di un mondo che finge di integrare chi è diverso e che il più delle volte lo dimentica e lo abbandona, non permettendo a quest’ultimo di essere compreso e compatito, aiutato e salvato. Si parla di intellettuali, del ruolo che occupano nella società, della loro funzione. Infine, si parla di letteratura, cercando di aggiungere originalità e novità in questa nobile arte tramite l’utilizzo di un’inusuale e pionieristica tecnica narrativa, di figure retoriche, neologismi e di una forte simbologia carica di metafore e significati. L’intento è non tanto quello di aggiungere conoscenze e nozioni, bensì l’idea di proporre un dialogo con il lettore, di farlo riflettere e comprendere realtà altre, per una migliore convivenza con se stessi e con chi ci sta attorno.
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