Descrizione
Si tratta di due brani tratti dalla cantata di G. F. Haendel che porta il titolo originale Ode for St. Cecilia’sDay. La prima esecuzione risale al 22 novembre 1739, a Londra, giorno in cui ricorre il nome della Santa Patrona dei musicisti. Il tema principale del poema fa riferimento alla teoria pitagorica dell’Harmonia mundi, cioè che la musica fosse una forza centrale nella creazione della Terra.
In questo adattamento e trascrizione bandistica, il primo brano è un CORALE ricavato dal movimento “From Harmony, from Heavenly Harmony” e la successiva MARCIA da “The Trumpet’s Loud Clangour.”
Lo stile haendeliano è ben delineato nel CORALE con il movimento fiorito ed articolato degli strumentini a ridosso della maestosità del canto che s’innalza in onore alla Santa Patrona. E’ uno dei pregi della musica di Haendel, che a volte risulta infinita, perché, sulla base della melodia, si riescono a sviluppare altre linee che si rinnovano e rendono il pezzo vario e continuativo.
Nella MARCIA, lo stile grandioso di Haendel non lascia respiro. Infatti, si alternano le sezioni tra legni e ottoni che, con baldanza ritmica ed il supporto delle percussioni, portano alla conclusione solenne di questa musica celebrativa. Una marcia ritmica che danza nel segno della Musica.
Nel giorno di S.Cecilia, il 22 novembre, ogni associazione musicale celebra questa ricorrenza: oltre ai pranzi conviviali, è tradizione suonare in chiesa o proporre un concerto con brani dedicati alla Santa Patrona della Musica. Questa trascrizione è adatta e consigliabile per ricordare l’importanza della pratica e della diffusione della Musica, come mezzo culturale e sociale che caratterizza i nostri complessi bandistici.
Compositore: Georg Friedrich Händel
Arrangiamento: Picarband
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