Descrizione
di Nacho Hern Brown, Harold Arlen
arr. Picarband
SINGIN’ in the RAIN (cantando sotto la pioggia) è un film musicale del 1952 che racconta con solarità e giocosità il mondo cinematografico di Hollywood. Il testo della canzone, scritto da Arthur Freed, risale a molti anni prima, pare nel 1929, mentre Nacio Hern Brown è il compositore della melodia. La scena più famosa del film è quella che vede il ballerino e attore Gene Kelly, un innamorato che dopo aver salutato la sua bella si mette a cantare spensieratamente e a ballare sotto la pioggia, entrando nelle
pozzanghere per accompagnare ritmicamente questo scanzonato e divertente motivo.
L’arrangiamento bandistico inizia con un Moderato ritmico che introduce il celebre tema con i clarinetti e le trombe (con l’iniziale salto di ottava che poi troveremo anche in Over the rainbow). La melodia è ripresa dai saxofoni e dai baritoni mentre, in controcanto imitativo, viene accompagnata dalle altre sezioni strumentali. La parte finale è in diminuendo e collega il secondo
brano con un caratteristico accompagnamento ritmico.
Il senso interpretativo-esecutivo di SINGIN’ in the RAIN è quello di comunicare agli ascoltatori che: “La vita non è aspettare che passi la tempesta, bisogna imparare a ballare sotto la pioggia”. Questi due arrangiamenti sono di facile lettura, basta aggiungere un buon senso ritmico per ottenere un’esecuzione convincente, con l’attenzione ad una giusta pronuncia e il rispetto del fraseggio, senza trascurare il buon equilibrio tra le parti melodiche e l’accompagnamento, sia armonico che ritmico.
E dopo la pioggia non poteva mancare OVER the RAINBOW (oltre l’arcobaleno): è un motivo composto nel 1939 da Harold Arlen, la prima versione originale è stata cantata da Judy Garland che la interpreta all’inizio del film “Il mago di Oz”.
Il motivo di Over the Rainbow (con il salto d’ottava all’inizio della melodia) in questo arrangiamento è affidato sia ai clarinetti che alle trombe, ma anche le altre sezioni riprendono l’articolazione del tema, una sorta di arco dai vari colori timbrici. É curioso notare che sono sette i colori dell’iride come appunto le sette note musicali: dicono che vedere l’arcobaleno sia un segno di buona fortuna e oltrepassare l’arcobaleno sia come superare il limite del mondo reale per entrare nella fantasia dell’irreale, un po’ come succede nella musica.
Nella parte di mezzo l’arrangiamento propone i saxofoni con i clarinetti per elaborare il tema secondario, quest’ultimo porta verso una modulazione. Infatti una cadenza in ritenendo introduce alla “maestosità” della ripresa del motivo. E’ un TUTTI che forma un arcobaleno sonoro, con varie linee di accompagnamento e piacevoli elaborazioni. Sono collegamenti che determinano nuove cadenze armoniche che portano alla conclusione, facendo riascoltare l’incipit del motivo di Over the Rainbow.
Aggiungo alcune considerazioni. A volte non si vede la vita come un arcobaleno, perche’ si dimentica la cosa piu’ semplice: per vedere l’arcobaleno bisogna avere il sole alle tue spalle. In altre parole la vita e’ bella, ma a volte la si guarda dal lato sbagliato. Questo per dirvi che occorre una buona dose di ottimismo per eseguire quest’ultimo arrangiamento, per interpretarlo con un’attenta sonorità, intuendo la speranza e lo stupore nelle sue linee melodiche, come quando si ammira un arcobaleno.
I brani di RAIN and RAIMNBOW possono essere corredati, durante l’esecuzione, da immagini o da track-video scelti dalle sequenze dei due film, naturalmente adattandoli allo svolgimento musicale. Anche i testi tradotti delle due canzoni possono servire come presentazione, risulterà una comunicazione piacevole per gli ascoltatori che sicuramente apprezzeranno l’originalità e la bravura interpretativa sia del Direttore che di tutto il complesso bandistico.
Buona esecuzione musicale.
Picarband
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